Lo ha detto a Ryan, lo ha detto a Crown tramite Ryan. Ne è convinta da così tanto tempo ormai che gli ha sciorinato quei consigli senza neanche pensarci. Lui è giovane e lei invece non lo è più da parecchio e si rende conto che sta entrando in quella fase propria delle persone che hanno vissuto tanto: una volta che arrivi alle tue convinzione non c'è niente o nessuno che possa smuoverti di lì. Ma lui... Ma loro due... la portano a interrogarsi di nuovo, a riflettere di nuovo.
Era strano: si ritrovava a pensarlo spesso. Si immaginava tutte le domande che lui le avrebbe fatto e le cose che lei avrebbe voluto spiegargli. Immaginava di fargli vedere quello che lui era troppo giovane per conoscere o quello che l'Altro non poteva aver mai visto della Terra.
Aveva deciso di proteggerlo da quella sera, da quel loro primo incontro. Aveva deciso che li avrebbe protetti entrambi. Per questo lo sbirciava da lontano come un angelo custode. O come una Piccola Atena con un Piccolo Odisseo.
Sapeva che c'era qualcosa in loro, qualcosa di buono, qualcosa sul quale valeva la pena insistere, qualcosa che doveva aiutarlo a vedere. Sapeva che doveva dargli fiducia e lui si era meritato la sua stima.
Avrebbe dovuto ringraziarli di questo ma forse ha già detto troppi grazie per una giornata sola e ha sentito, una volta, non ricorda più in quale film che si possono dire un numero limitato di " grazie " in un giorno e che gli altri sono vuoti di valore e pieni di formalità.