domenica 28 gennaio 2018

Quel Cassio laggiù ha un aspetto troppo magro e affamato: pensa troppo, e uomini del genere sono pericolosi.

L'amore serve a renderci deboli e dipendenti, senza l'amore una razza di guerrieri solitari sarebbe padrona dell'universo. Eserciti unidimensionali senz'altra ambizione che vagare per valli senza nome. L'amore che ci inculcano fin dal primo vagito è un antidoto alla nostra ansia di non essere, non sapere, non dovere. *

E' questo che pensa. Lo pensa davvero. Lo crede sul serio.
Almeno una parte di lei.
Quella stessa parte di lei che le suggerisce che sta perdendo colpi. E no, non è la memoria, quei frammenti di ricordi vecchi e nuovi che le sfuggono via senza accorgersene come una chiave che scivola dalla tasca. E' lei, è colpa sua.

"Ti fidi di me?"

E lei si fida. Di Edward, di Clem, inizia a farlo anche di Scout.

Ma quella voce le ricorda che sbaglia. Che a fidarsi si abbassa la guardia e i Comandanti finiscono pugnalati alla schiena o peggio, incassi 23 coltellate e viso aperto.

Tu quoque, Brute, fili mi!

Cesare è stato ucciso da suo figlio - che poi chissà se fosse davvero suo figlio - perché lo amava troppo.
Quelle parole le rimangono incastrate nella testa, la fanno ubriacare una sera, la fanno guardare con occhi diversi e le fanno uccidere suo figlio prima che lui possa uccidere lei e quella notte c'è qualcosa che muore e qualcosa che nasce ma la Profezia si compie, a suo modo.


Sbaglia. ...?
Sbaglia a credere che una come lei possa davvero sperare di essere il quel qualcosa in più, nella vita di qualcuno.
Sbaglia a guardare Edward e a non farsi domande, a credere che davvero lui ci sia, che non verrà mai deluso dalle sue scelte.
Ad ancorarsi al corpo di Clem come se potesse trascinarla via dal Mondo.
A guardare a Scout come un'alleata, finalmente, dopo anni in cui non ne vedeva uno. Dopo anni in cui ha preferito il sospetto.

La vita ha in sé la morte... prima o poi.
La fiducia ha in sé il tradimento... prima o poi.




Ma poi sorge un'altra mattina e non è quel poi in cui le ferite arrivano, è una mattina in cui può concedersi dei forse. Forse. Forse. Sbircia il profilo di Max. Forse...

Il cellulare usa e getta vibra.

"Non ti stanchi mai di avere ragione?"

A volte... si.



* = E.M.Reyes - La sensualità della Pantera Rosa

giovedì 25 gennaio 2018

Essere umani essere vivi

 A volte ho l'impressione che tu non voglia più essere umana, Iris.


Tu cosa fai per essere vivo?
Tu cosa fai per essere umano?
Per restare umano.
Lei non ricorda più
come si fa
a non preferire
il dissolversi.



La mattina dopo pensa che la cosa più umana che possa fare...
Sia fumarsi una sigaretta.