domenica 13 dicembre 2020

Ti reggo la realtà: tu abbandona il senno.

 E' sfibrata: i legacci di sé stessa si stanno allentando.
Il viola nelle vene. L'oro negli occhi. Il misticismo nell'anima. 

E' stanca. Non ha riposo nel sonno: quando si addormenta inizia un'altra veglia. Una vita non sua... o forse un po' si.


Nella stoffa della notte
ho passi infangati
l'equilibrio animale mi custodisce.
Belve smisurate
con il muso appoggiato alle zampe
mi vegliano e dicono:
"Ti reggo la realtà
mentre dormi,
tu abbandona il senno".

 


 


E lei lo fa. Cede alle voci. Si addormenta anche quando non dovrebbe. L'acqua della vasca diventa lastra di ghiaccio. Il gelo è l'incubo della sua vita e di quella dell'altra. La rabbia non sua... o forse un po' si.

Siamo tutti punteggiatura
dello stesso sistema lunare?

Vi si addentra sempre di più, sempre più in profondità, sempre più lontano, sempre più freddo. Le hanno detto che dovrebbe aver paura di perdersi, le hanno gridato che deve preoccuparsi. Hanno avuto - loro, no non loro, Lui - paura e preoccupazione per lei. Entrambe cose che non capisce, che le sono aliene più di quell'odio. Gli esseri umani hanno paura e si preoccupano: a volte non ricorda cosa significhi, altre volte se lo ricorda benissimo ma sa che a lei non competono. Non a lei. E' solo una tempesta. E' solo una partita a scacchi. E' solo un gioco fra Dee.
Maximilian non la riconosce. Vorrebbe spiegargli che è fatta di sentimenti violenti, che quel sapore di esilio è il primo boccone amaro della sua vita e lo sente ancora come cenere sulla lingua. Ma non glielo spiega. Gli dice solo che ha un piano. Che funzionerà. Che vincerà. E' solo una partita a scacchi.
Così, per tornare indietro: immagina che cresca camomilla nella neve che calpesta. E i passi vanno avanti ma la riportano dove deve essere. Dove dovrà sempre essere: con Lui, con la loro famiglia.

La risvegliano le risate del piano di sotto, l'Amore tutto intorno.




Perché lo ha spiegato a Kris, con la semplicità con cui si possono spiegare solo i segreti dell'universo: bisogna arrivare alla capacità di guardare il tutto senza perdere di vista il piccolo. Di vedere l'insieme: passato e futuro ma combattendo per l'attimo.

Siediti con me a guardare
i miracoli del balcone,
l'erba guerriera alza i pugni
contro il vento mietitore
un'accensione di note
un preludio al duello
che fa musica costante.

Le senti queste voci?
E' solo musica costante.
E' solo il preludio al duello.
Fra Lei e ... lei.