domenica 22 maggio 2016

Insonnia

Cammina per il Laurel Hill Cemetery.
Lo spicchio del sole che tramonta lancia una luce macabra e rossastra sulle lapide di marmo grigio, facendo allungare le ombre scure sull'erba secca.
Cammina fra alberi morti, i loro rami spogli allungati in una preghiera disperata verso il cielo sanguinante che è  rimasta evidentemente inascoltata.

Segue una strada che sa solo di dover fare prima che il sentiero la porti in un campo sterminato di tombe. La terra smossa è fresca.

Maximilian Ethan Lee 1996 - 2024
Arthur Blake 2001 - 2024
Matthew Kevin Simmons - 1999 - 2024
Donovan Archer 1995 - 2024
Jennifer Fox 1998 - 2024

E continua così a leggere e a guardare ogni lapide dei suoi studenti, docenti, classer fino a fermarsi

Marcus Dansi 1958 - 2024
marito e padre amato. 

Osserva la scritta, inginocchiandosi nella terra umida, le dita che vanno a seguire i contorni delle lettere in rilievo.

"Come ho potuto permettere che accadesse?"

Non se lo sa spiegare. Non sa spiegarsi perché lei è ancora viva e non è morta per provare a salvarli.

"Perché sei troppo debole per provare a fare qualcosa, Preside"

Si volta e si tira in piedi in un sol gesto, trovandosi faccia a faccia con quel volto scavato e pallido.

"Pestilenza"
"Preferisco Romanov"
"Ti abbiamo fermato"
"Ne sei sicura? Ah... Preside Carter dovresti davvero pugnalarti."

Si ritrova con un pugnale in mano, la lama lunga e lavorata, come quella di un rituale. Una iscrizione che in alcun modo riesce a leggere.
Il braccio le trema nello sforzo di non seguire il comando mentale che le viene impartito.

"Non hai la forza di opporti. Ed infondo... non hai già tradito tutti i tuoi figli?"

Pestilenza sorride e ghigna mentre si essicca e si disperde come polvere e Carestia compare dietro di lui.

"Uno in più che differenza fa?"

Nel momento esatto in cui il pugnale le trafigge il ventre e mette fine alla vita che ancora non ha dato al Mondo, vede materializzarsi la sagoma di un'altra donna. Lunghi capelli neri. Lilith. O almeno come se la raffigura.

10. La morte dei primogeniti maschi. 




Mentre le osserva allontanarsi entrambe con la città ai loro piedi e si lascia morire perché ha perso tutto, tutto ciò per cui valeva la pena di combattere, perché ha perso l'Amore ed è solo un involucro senza nulla di importante dentro, la coglie insieme al dolore della perdita, ed uno strano ed l'insopportabile pensiero di non essere la Dea più potente di Philadelphia. 




***

Quando si sveglia lo fa di soprassalto, in pieno pomeriggio dopo aver passato gli altri giorni già insonne. La fronte imperlata di sudore. Un grido che squarcia la calma della sua casa e le mani chiuse intorno a due lame di energia psichica, violetta, che manda una luce flebile tutto intorno.
Guarda le due lame, la risposta della sua mente a quella paura, la risposta del suo sangue a quel presagio di morte, la risposta del suo potere per essere più forte, per trovare un finale diverso all'incubo.






lunedì 16 maggio 2016

Iris Carter è una persona seria Parte 2

Durante un classico allenamento alla Young Gifted School quando riesci ad atterrare ancora tuo marito, figlio di Thor. 


Perchè le figlie di Athena vincono con umiltà e senza beffarsi dell'avversario.




sabato 14 maggio 2016

Vorrei insegnare

Vorrei insegnare ai miei figli che la paura non è terrore
e che il terrore immobilizza mentre la paura fa agire.
Che devono fare quello che li spaventa almeno una volta al giorno
per non perdere l'abitudine.

Vorrei insegnare ai miei figli a ringraziare ogni mattina
in cui si svegliano e non devono dividere il mondo fra amici e nemici
ma far capire loro che quando arriverà il giorno
dovranno imparare a riconoscerli.

Vorrei insegnare ai miei figli che c'è ricchiezza nella diversità 
che diverso non è sbagliato
e sbagliato quasi sempre è ingiusto
e ingiusto è non avere uguali diritti, uguali libertà.

Che va bene fare la guerra per la libertà 
ma che si deve puntare alla pace. 
Che non c'è debolezza nei compromessi
ma ci sono compromessi che non si possono accettare. 

Vorrei insegnare ai miei figli ad avere un cuore grande
e che amare tanto non è però svendersi
ma è regalarsi e che i regali vanno a chi li merita
e chi lo merita è perché a loro volta li ama.

Vorrei insegnare ai miei figli ad essere felici
anche quando il Mondo vorrà farli sentire in colpa
di quella felicità,
anche quando sarà più facile arrendersi al dolore
perché la tristezza è un brutto vizio.
Ad essere felici immensamente ma con intelligenza:
che non dimentichino le sofferenze
che non dimentichino le sconfitte e le perdite
ma che, proprio per via di quelle, imparino la felicità
delle piccole cose, delle piccole vittorie
che poi tanto piccole, non sono mai.





martedì 10 maggio 2016

La furia di Athena

La YGS non si fermerà, non dormirà, fino a quando non avremo fermato quell'uomo a costo di ammazzarlo con le mie stesse mani! Sono stata chiara?!
Andremo avanti con i nostri alleati o da soli e metteremo fine a questa storia! Sono stata chiara?!  
Ora più che mai vi voglio uniti. A difesa della nostra casa, a difesa dei nostri legami! 
Metteremo in campo tutte le nostre forze.
Cacceremo questi Cavalieri dal buco nel culo dal quale sono venuti che sia l'inferno dei miei Avi, quello di Dio Onnipotente o quello che appositamente creerò per loro. Per i nostri compagni in coma! Perché ha profanato la sacralità e la sicurezza di casa nostra!
E' una questione personale. Hanno colpito la nostra famiglia!
Non puntano solo alla nostra città. Non puntano solo ai nostri alleati. E a NOI che hanno fatto del male. E la Young Gifted School crollerà e la Preside perirà sotto le sue macerie prima che questo accada di nuovo!
Diramiamo un allarme per tutti i cimiteri e le cripte della città e intorno alla città. Vogliono loro sorella? Beh mi troveranno con le mani al collo di quella stronza.
Scoviamo quel bastardo. Ci divertiremo a decimare la loro famiglia.      


Vogliono l'apocalisse? E noi gli daremo la guerra!