sabato 14 maggio 2016

Vorrei insegnare

Vorrei insegnare ai miei figli che la paura non è terrore
e che il terrore immobilizza mentre la paura fa agire.
Che devono fare quello che li spaventa almeno una volta al giorno
per non perdere l'abitudine.

Vorrei insegnare ai miei figli a ringraziare ogni mattina
in cui si svegliano e non devono dividere il mondo fra amici e nemici
ma far capire loro che quando arriverà il giorno
dovranno imparare a riconoscerli.

Vorrei insegnare ai miei figli che c'è ricchiezza nella diversità 
che diverso non è sbagliato
e sbagliato quasi sempre è ingiusto
e ingiusto è non avere uguali diritti, uguali libertà.

Che va bene fare la guerra per la libertà 
ma che si deve puntare alla pace. 
Che non c'è debolezza nei compromessi
ma ci sono compromessi che non si possono accettare. 

Vorrei insegnare ai miei figli ad avere un cuore grande
e che amare tanto non è però svendersi
ma è regalarsi e che i regali vanno a chi li merita
e chi lo merita è perché a loro volta li ama.

Vorrei insegnare ai miei figli ad essere felici
anche quando il Mondo vorrà farli sentire in colpa
di quella felicità,
anche quando sarà più facile arrendersi al dolore
perché la tristezza è un brutto vizio.
Ad essere felici immensamente ma con intelligenza:
che non dimentichino le sofferenze
che non dimentichino le sconfitte e le perdite
ma che, proprio per via di quelle, imparino la felicità
delle piccole cose, delle piccole vittorie
che poi tanto piccole, non sono mai.