sabato 24 febbraio 2018

Con leggerezza pensa, con leggerezza dimentica

Per vivere, proprio come per nuotare, va meglio chi è più privo di pesi, perché anche nella tempesta della vita umana le cose leggere servono a sostenere, quelle pesanti a far affondare. (Apuleio)

E a Maximilian Lee ha detto che avrebbe insegnato a nuotare.

***

Quando si accorge che tutte le cose di Max e dei bambini hanno invaso i suoi alloggi, sorride.
La sua stanza accoglie la sua roba come se fosse rimasta vuota solo per quel momento.
Come quando si fa l'amore e si mescolano le proprie vite.
Ma un trasloco dura più di un orgasmo. Anche di quelli che gli da lui.
Per cui... sorride.



Lo fa anche se camera sua era spoglia e ora non lo è più e una parte di lei pensa che lui abbia decisamente troppa roba.


Glielo vorrebbe dire:

il passato è un ottimo combustibile Max, brucia tutto. Brucia tutto il resto. Brucia le foto. Brucia il metallo e l'argento. Fallo sciogliere. Da fuoco a quello che non è adesso perché non si è meritato di starsene qui con noi, perché c'è spazio per tutto qui ma non per quello che è andato. Ci ingombra. Ci appesantisce. E noi ci meritiamo di essere leggeri. Almeno quando siamo in due.


Ma no. Non lo dice.
Perché non è importante. Perché forse non è giusto.
Perché da quella notte aveva deciso: come la terra.
E la terra accoglie la pioggia che le serve e quella che non le serve.
Ed è sotto l'acqua che lui le ha chiesto di crederci.
E nell'oscurità l'ha guardata come un miracolo. E lei vuole essere quel miracolo.

Lui è uno di gesti.
Che la sua storia ce l'ha addosso.
E tutta intorno, fin dentro ai cassetti.
Lei è una di parole.
Che viaggia leggera.
E forse è meglio così...
Così non può notare tutto il passato che non si ricorda più.

mercoledì 14 febbraio 2018

Ogni volta che mi dai un bacio muore un nazista.

Ogni volta che mi dai un bacio muore un nazista. Mi baci?
E sia, un nazista in meno.(*)


Ogni volta che mi baci, muore un Demone, lo sai?
Quanti ne facciamo fuori se facciamo un bambino?
Credo che nostro figlio salverebbe il Mondo.










***

L'acqua della doccia è così bollente che le macchia la pelle di chiazze rosse. Si sente ancora addosso il sangue nero sputato da Max. Il suo stargli vicina lo sta uccidendo. E' colpa sua. E i Monaci e i Demoni hanno sbagliato. Non è più lei quella più forte. Non lo è da tanto tempo. Ma questo non le impedirà di salvare il Mondo.

***

Prepara gli zaini dei bambini ci infila vestiti di ricambio, un solo pupazzo a testa. La copertina di James, le merendine preferite di Johnny, una copia dell'Odissea illustrata per Irs Jr. da farsi leggere da...

- Zoe dovete andare. Tu sai cosa fare. Vi porteranno alla casa sicura. Mi raccomando il telefono. Sempre acceso, mi hai capita?
- Mamma... Ma che succede? Dicono che Max sputa sangue strano.
...
- Mamma. Mamma hai paura? Perché dobbiamo andare via?

Si abbassa all'altezza degli occhi azzurri di sua figlia, stringendola al petto con forza, strizzando le palpebre pesanti perché è del suo odore che ha bisogno, non di fissare il muro alle sue spalle. Quella parete è un limite. Il profumo della sua bambina invece sa di futuro.

- Andrà tutto bene Zoe. Lo giuro. Devi pensare ai tuoi fratelli, va bene? Me lo prometti?
- Fratelli? ... Ok. Promesso.




*: Guido Catalano

lunedì 12 febbraio 2018

Point of View

Ci sono cose che non devo dire a quanto pare.
Quelle cose che guai a parlarne con qualcuno.
C'è Zoe che non gli posso mica dire che 
Iris Jr è umana e non dovrebbe proprio
affezionarsi in questo modo che 
poi lei diventa grande e lei pure
ma ad un certo punto si fa vecchia e muore e
si trova senza sorella minore. 
Che la Mamma non lo sa
che io so cosa sia
la morte di qualcuno.
Lei dice che partono
ma partono dove?
No troppo strano.
Mica uno va in vacanza 
per così tanto. Boh.
A Johnny mica gli posso dire
che anche io voglio stare con Papà
che voglio stare a letto con Mamma e Max
ma non c'è mica bisogno di fare tutte quelle scene.
ma Mamma dice di fare il bravo bambino
e queste cose un bravo bambino non le fa.
Non posso dire Max che a volte mi sbaglio
e non dire Zio perché lo voglio chiamare Papà
ma noi con i Papà di solito non si sta.
E quando Mamma mi chiama da lontano
e mi dice dai James andiamo
c'ho sempre paura che ce ne partiamo.
E invece a me piace la nuova faccia della Mamma
adesso che è felice 
e ha di nuovo gli occhi verdi da Mamma
e non gialli, non lo sa, non le si può dire
che se no piange e pensa di essere cattiva
e secondo me invece, ha solo paura.


"A che pensi James?"
"A niente mammina"






martedì 6 febbraio 2018

Se non ti fa perdere il lume oscuro della ragione






Non sono sempre stata buona con lui, anzi di solito ero una figlia di puttana. Lo amavo tanto e non sapevo cosa fare. Invece di dargli ciò che sentivo, di colmarlo di quell'amore aspro, me lo inghiottivo. È una cosa che non riesco ancora a capire: il suo amore mi arrivava senza problemi, il mio invece non fluiva verso di lui. Credo che il suo amore reprimesse il mio. Lui e il suo amore formavano una sostanza densa in cui io e il mio amore rimanevamo impantanati, allora diventavo una furia e lui non riusciva a capirlo. L'ho trattato male molte volte perchè ero disperata.

E.M.Reyes - C'era una volta l'amore ma ho dovuto ammazzarlo




***


"Mi dispiace" lo chiede a Max, con un senso di colpa che le macera il cuore e lo fa annegare in una tristezza densa e grigiastra. Non è mai stata una persona portata al chiedere scusa, nonostante si senta colpevole di così tante cose da perderci il senno. Non lo ha chiesto quando ha ucciso, quando ha divorziato, quando ha sciolto la YGS.
Concede il perdono ma non lo domanda. E non c'è niente di cui vantarsi ma così è.
Invece lì, sotto l'acqua bollente di una doccia troppo piccola per due, lo invoca con un mormorio.

Scusa se ti amo così. Perché forse non l'ha mai imparato come si ama, perché forse continua a nasconderlo quell'amore, continua a inghiottirselo come l'ultimo boccone che non si vuole condividere per paura di rimanere affamati e così quando le esce fuori, quando non riesce a trattenerlo per sè, è irruento e vuole tutto e pretende tutto e non può accettare niente di meno di quello che si aspetta.
Vorrebbe dirlo ma le esce un tremante "Scusa" e basta. Più semplice, meno compromettente ma ugualmente onesto.
"I love the way you love me." 

 Il mattino è un inferno d'acqua bollente, vapore, segni sulla pelle, violenza addosso, stanchezza dentro, pretese, ordini, confessioni, morsi.
Il pomeriggio è un purgatorio in cui non le piace stare perché è da sola.
La sera è un paradiso di accettazione, di carezze, sussurri, baci morbidi, cicatrici che non terrorizzano, nomi che non ti urlano in faccia, di muri che crollano, di passato che non spaventa e di futuro più vicino.

Amore e intelligenza non sono mai andati d'accordo.
L'ha sempre vista così. E ha sempre preferito l'intelligenza. Sempre.
Forse per questo non riusciva a farlo fluire da sé, per questo le rimaneva intrappolato fra petto e testa.
Ma ora, per la prima volta in vita sua, l'ha capito:



Non  chiamare amore
la somma dei tuoi ragionamenti
e processi razionali
se non ti sconvolge, se non ti confonde,
se non ti fa perdere il lume oscuro della ragione

non chiamarlo amore.

A. Knut Hansen


E lei, ora, lo può chiamare davvero.
Ora può riuscirci.

sabato 3 febbraio 2018

Ricordami


Ricordami che devo morire
che ci sono fiori sul balcone da innaffiare
e panni stesi da recuperare,
ricordami che c'è un tempo per tutto
e questo tempo io lo devo trovare
lungo e concentrato come non sarà mai
ricordami che mentre io rido qualcuno piange
che non sono colpevole di tutto
ma qualche bicchiere di troppo c'è stato
ricordami le parole le note e gli aghi
di tutte le promesse fatte da giovane
quando ancora sapevo da che parte stare

ricordami di non programmare di fecondare
di coltivare di aspettare la pioggia e il sole
di mietere benedire il raccolto e scendere dalla croce
ricordami di credere nelle mani che sanno dare
che costruiscono e fanno male mani dello stesso corpo
da ricostruire all'inizio di ogni giorno
ricordami di pregare di non bestemmiare
di non uccidere di non farmi del male
di non amare troppo ma di amare
ricordami la bambina che dentro mi ride e canta
che si è fatta una promessa
ma non l'ha ancora mantenuta.

(Maria Attanasio)