giovedì 22 marzo 2018

Contro quelli che mi fregano la vodka. Contro quelli che mi fregano la vita.


Ho intenzione di prendermi tutto il tempo del mondo,
valutare ogni cosa per bene, anche i miracoli,
e di stare in guardia, se possibile
più attento, più guardingo,
contro quelli che peccano contro di me,
contro quelli che mi fregano la vodka,
contro quelli che mi fanno male. *







E allo stesso tempo decide di seguire le parole di Andre.
Perché lui in lei non vede un buco nero ma solo un vuoto:
E allora buttaci sopra queste pezze, ingolfalo.

Lasciare alle spalle quello che fa male.
Riempire la notte e le albe e le merende e le sbronze con chi le fa bene.
E ridere e ballare e regalare collane e farsi il bagno e le gite fuori porta ed essere leggera e dire che va bene a provare a crederci davvero e mandare messaggi da ubriaca e brindare ai discorsi e giocare con la glassa e cucinare insieme e mangiare il cioccolato e la marmellata e non privarsi non privarsi non privarsi di niente.






* Raymond Carver

domenica 11 marzo 2018

Sprecar parole

Passò un colpo di spugna senza lacrime
sul ricordo di Florentino Ariza,
lo cancellò del tutto,
e nello spazio che occupava nella sua memoria
lasciò che fiorisse un prato di papaveri.

Gabriel Garcia Marquez - L'amore ai tempi del colera



Il Pygoscelis papua o pinguino Gentoo perlustra tutta la spiaggia
alla ricerca del sassolino perfetto.
Le persone, si impegnano meno dei pinguini.



E' definitivo il modo con cui gli dice che non l'avrà più nella sua vita.
Definitivo come tutto ciò che finisce dopo aver fatto troppo male senza motivo.
Un po' se lo chiede: che effetto deve fare non avermi più nella tua vita dopo che sono l'unica che ci è stata sempre?
Un po' se lo chiede, un po' non le importa. Perché per la prima volta da quando lo ha accolto nella Scuola... Non è più un suo problema, una sua preoccupazione.
Non lo sono più i suoi silenzi.
E' stanca dei fantasmi degli altri, dei loro pesi, della loro debolezza o forte ostinazione di non saper accogliere la leggerezza di una vita che è troppo breve anche per una come lei. 

E' il motivo per cui quando Phantom Quartz le dice che ha cose che non sa lasciarsi alle spalle, lei non indaga. Non quel pomeriggio.

Si sacrifica troppo ogni giorno per altri, altri che nemmeno conosce, per una Causa, la sola che valga la pena in quello strano Mondo in cui è sempre fuori posto. E allora... agli altri chiede, no non chiede, pretende, almeno un sassolino. L'impegno di cercare quel sassolino. Altrimenti... Altrimenti è tutto definitivo.


Alla mia povera fragilità
guardi senza sprecar parole.

Tu sei di pietra, ma io canto.
Tu sei un monumento, ma io volo.

Io so che il più tenero maggio
all'occhio dell'Eternità è nulla.

Ma io sono un uccello e non incolparmi
se una facile legge m'è imposta.
                         Marina Ivanovna Cvetaeva
da PensieriParole <https://www.pensieriparole.it/poesie/poesie-d-autore/poesia-64716>





Basta sprecar parole.
Basta sprecar poesia.






domenica 4 marzo 2018

Donne che guidano uomini

Sono coraggiose le donne,
ci costa caro, ma bisogna ammetterlo.
La fragilità? Solo uno stato culturale,
più che un dato biologico.
Sono forti e coraggiose, le donne.
Quando scelgono la solitudine,
rinunciando a un falso amore,
smascherandone la superficialità.
Sono coraggiose le donne, quando
crescono i figli senza l’aiuto di nessuno,
rivalutando l’ancestrale primato,
quello di essere mamme.
Hanno il coraggio di non chiedere
a uomini che sono anche padri,
la loro presenza, puntualmente assente.
Uomini che rifuggono le proprie responsabilità,
trincerandosi in comodi ruoli o paraventi
infantili di adulti mai cresciuti.

Sono forti e coraggiose, le donne,
quando a discapito di tutto e di tutti
scelgono i propri compagni; costruendo solide storie
spendendo patrimoni sentimentali, contro la morale comune.
Sono la speranza del mondo, le donne, in qualsiasi
circostanza continuano a far nascere uomini,
che poi le tradiranno.



Rigira fra le dita il fiorellino selvatico che James ha colto per lei e per Andrea.
Se lo prende in braccio suo figlio, anche se non ha fiato, anche se è rotta fino allo sterno, fino al cuore.

Suo figlio che è solo un uomo in potenza.
E che è un traditore in potenza.
Uno che spezza cuori in potenza.
Uno che abbandona in potenza.
Un'irresponsabile in potenza.
Una brutta persona in potenza.
E' un cattivo padre in potenza.

Ma per sua fortuna... Ancora non è niente. Ancora è innocente. E' ancora troppo buono per fare male. Ed è buono perché sa che se solo immaginasse che fa soffrire la mamma, a chiederle di prenderlo in braccio, non lo farebbe.

James è l'innocenza che lei non ha mai avuto. Quella dei suoi figli è, ormai, l'unica innocenza che riesce a vedere come spiega a Brendan mentre la neve viene intrappolata dalle ciglia come rugiada dalla tela del ragno.

E così quando sistema la suit di Andre, quando gli parla, quando lo consiglia non riesce a vederla, l'Innocenza.
Non vede lui e non vede più nessun altro come un bambino, come uno studente. Non importa l'età. Non importa l'esperienza.
Non importa che, a volte, si senta ancora una Preside. Che loro vogliano, la Preside.

Li vede come uomini.

Uomini che tradiscono, che ripudiano, che pretendono un patrimonio sentimentale che non sa se è in grado di investire perché di certo non è una ricca ereditiera di affetto.
Che falliscono, che sbagliano, che mandano tutto a puttane.
Che hanno il potere di amarla, di odiarla, di desiderarla, di deluderla, di lasciarla.

Fortuna, comunque, che loro non lo sanno.

Vorrebbe dirlo a Scout: ci vuole coraggio a continuare ad essere la guida di uomini (e donne) che poi ti tradiranno.
E se poi lo fanno davvero?

Le vorrebbe dire che ... né la Donna né il Comandante riuscirebbe a perdonarli.